Il 4 aprile 2024, Americans for Democracy and Human Rights in Bahrain (ADHRB) e altre 27 organizzazioni per i diritti umani hanno ribadito la richiesta di rilasciare immediatamente il difensore dei diritti umani Dr. Abdujalil Al-Singace. Le organizzazioni hanno scritto una lettera al re Hamad bin Isa al-Khalifa e al primo ministro Salman bin Hamad al-Khalifa, sottolineando il deterioramento della salute del difensore dei diritti umani. Il medico sta conducendo uno sciopero della fame di 1000 giorni di soli liquidi.
L’ADHRB ha ampiamente documentato la sua ingiusta detenzione e ha condannato il Regno per non aver garantito un’adeguata assistenza sanitaria. All’inizio del 2023, ADHRB ha dichiarato che il Bahrein stava impiegando una diffusa politica di negligenza medica come ritorsione contro gli oppositori politici. In questo contesto, l’ingiusta detenzione del dottor Al-Singace è il simbolo di un Paese che nega l’applicazione degli standard di diritto internazionale per i propri prigionieri. La comunità internazionale deve fermare immediatamente la politica del Bahrein a livello dell’ONU e interstatale.
Nel caso di Al-Singace sono in corso molteplici violazioni degli standard di diritto internazionale. Il suo caso sarà analizzato dal punto di vista legale, poiché rappresenta simbolicamente l’esempio più grave e famoso di maltrattamento dei prigionieri. Tuttavia, l’ADHRB è convinta che questa analisi possa essere valida per molti altri casi di maltrattamento dei prigionieri in corso nel Regno.
In primo luogo, le regole minime standard per il trattamento dei prigionieri, note anche come Mandela Rules, rappresentano le principali tutele per i prigionieri (e un obbligo di protezione da parte del Bahrein). L’Ufficio delle Nazioni Unite contro la droga e il crimine (UNODC), in collaborazione con l’Ufficio dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Diritti Umani (OHCHR), ha garantito la creazione di queste disposizioni nel 1950. Le norme si basano sull’obbligo di proteggere i prigionieri, vietare la tortura e offrire varie misure relative ai servizi medici.
Inoltre, il Bahrein non rispetta i Principi fondamentali per il trattamento dei prigionieri adottati il 14 dicembre 1990 dalla Risoluzione 45/111 dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite (UNGA). In particolare, il Bahrein non rispetta il Principio (1), che prevede che i prigionieri siano trattati nel rispetto del loro valore intrinseco di esseri umani. Inoltre, il Principio (9) prevede che i detenuti abbiano accesso ai servizi sanitari disponibili nel Paese senza discriminazioni.
Infine, è essenziale sottolineare che il Bahrein ha ratificato la Convenzione sui diritti delle persone con disabilità il 22 settembre 2011. Questa convenzione è particolarmente rilevante per il caso del dottor Al-Singace, che attualmente si trova su una sedia a rotelle ed è a rischio di infarto. La convenzione riconosce l’importanza di garantire alle persone con disabilità il diritto alla salute. Per fare ciò, gli Stati parti devono adottare misure positive per promuovere il loro stato di salute, una prerogativa profondamente radicata nella dignità e nell’autonomia delle persone.
In conclusione, a livello giuridico, le Mandela Rules sono “soft law”, cioè non sono giuridicamente vincolanti. D’altra parte, si può sostenere che sia la Convenzione sui diritti delle persone con disabilità che la Risoluzione sui principi fondamentali per il trattamento dei prigionieri sono formalmente vincolanti. Nel caso del Nicaragua, la Corte internazionale di giustizia (CIG) ha sottolineato che le risoluzioni dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite per il loro carattere sono autorizzative e rappresentano le linee guida legali fondamentali degli Stati membri dell’ONU. D’altra parte, il Bahrein non ha ratificato il Protocollo opzionale sulle Convenzioni sui diritti delle persone con disabilità, il che implica che il Comitato sui diritti delle persone con disabilità non può svolgere indagini sulle violazioni gravi e sistematiche di uno Stato contraente delle disposizioni della Convenzione. L’ADHRB ritiene che la comunità internazionale debba utilizzare queste argomentazioni (insieme a molte altre) per far sì che il Bahrein sia chiamato a rispondere per le sue violazioni dei diritti umani. Ancora una volta, l’ADHRB ribadisce l’invito a rilasciare il dottor Al-Singace e chiede al Bahrein di applicare gli standard di diritto internazionale sopra citati.