Il 30 marzo, ADHRB ha presentato un intervento orale alla sessione 52 del Consiglio dei diritti umani delle Nazioni Unite, al punto 8 del dibattito generale. ADHRB ha chiesto al Consiglio di fare pressione sul Bahrein affinché cessi di prendere di mira i difensori dei diritti umani.
Signor Presidente,
vorremmo portare all’attenzione del Consiglio l’intensificarsi della repressione del Bahrein attraverso arresti arbitrari e convocazioni di individui e attivisti che esercitano il diritto di esprimere la propria opinione. Dopo la rivoluzione del 2011, le autorità bahreinite hanno represso violentemente tutte le assemblee, dove arrestavano arbitrariamente le persone o inviavano convocazioni ai partecipanti. Spesso le autorità impongono anche multe salate e costringono i partecipanti a firmare impegni che vietano loro di partecipare a future manifestazioni. Recentemente, nel febbraio 2023, quando centinaia di bahreiniti sono scesi in piazza per commemorare il 12° anniversario della rivoluzione del 2011, le autorità del Bahrein hanno effettuato decine di arresti e convocazioni. Dopo aver arrestato 16 persone, il governo ha rilasciato una dichiarazione in cui affermava che queste persone stavano “causando caos e vandalismo”. Inoltre, il 5 marzo 2023, le autorità del Bahrein hanno arrestato anche 4 persone, Hajer Mansoor, Ali Muhanna, Muneer Mushaima e Najah Yusuf, per aver protestato contro i lavaggi sportivi nei pressi del Bahrain International Circuit, in concomitanza con la gara di Formula 1. Alla luce della continua violazione delle libertà di espressione e di riunione da parte del Bahrein, chiediamo al Consiglio di fare pressione sulle autorità bahreinite affinché rispettino i diritti umani fondamentali e pongano fine alla sistematica presa di mira degli attivisti dell’opposizione.