Il 20 settembre, ADHRB ha pronunciato un intervento orale alla sessione 51 del Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite al punto 3, durante il dibattito generale. ADHRB chiede al governo del Bahrain di aderire agli standard internazionali sui diritti umani nei confronti di giovani e bambini, indagare sui casi di tortura a cui sono stati sottoposti Najah e suo figlio e ritirare la sentenza alternativa inflitta a Kameel e ad altri giovani del Bahrain, così affinché possano avere l’opportunità di ricevere una solida educazione e di riprendersi adeguatamente dai maltrattamenti che hanno subito.
Signor Presidente,
Vorremmo portare all’attenzione del Consiglio la persistente ingiustizia subita dall’attivista bahreinita Najah Yusuf e da suo figlio Kameel Juma Hasan, che sono stati menzionati nel rapporto del gruppo di lavoro sulla detenzione arbitraria insieme ad altre persone detenute arbitrariamente dal Bahrain.
Kameel era stato incarcerato come minorenne in relazione all’attivismo di sua madre e successivamente rilasciato con sentenza alternativa. Nonostante i pareri formati dal gruppo di lavoro dichiarano che sia Kameel che Najah sono stati detenuti arbitrariamente, il governo non ha ancora fornito loro alcuna riparazione o ritenuto responsabile i loro torturatori. Kameel è invece costretto a scontare una pena alternativa di oltre 25 anni, con possibilità di nuovo arresto se non rispetta condizioni che incidono negativamente sulla sua educazione e sicurezza.
Kameel è uno dei tanti giovani in Bahrain che hanno subito un duro trattamento, nonostante la loro età, e hanno subito rappresaglie quando hanno osato rivendicare i propri diritti. Anche quando sono rilasciati con una condanna alternativa, devono ancora affrontare restrizioni ingiuste e minacce di nuovo arresto.
Chiediamo al governo del Bahrain di aderire agli standard internazionali sui diritti umani in relazione a giovani e bambini, indagare sui casi di tortura a cui sono stati sottoposti Najah e suo figlio e ritirare la sentenza alternativa inflitta a Kameel e ad altri giovani del Bahrain in modo che affinché possano avere l’opportunità di ricevere una solida educazione e di riprendersi adeguatamente dai maltrattamenti che hanno subito.