Gli Emirati Arabi Uniti (EAU) si trovano all’estremità orientale della penisola arabica e dal punto di vista politico sono una monarchia formata da una federazione di sette emirati. Essi stessi costituiscono il Consiglio supremo federale, ovvero il più alto organo legislativo ed esecutivo del Paese. Anche se gli Emirati Arabi Uniti stanno attualmente impegnandosi nel rispettare i diritti umani fondamentali, diversi rapporti, soprattutto quelli delle società civili e del Dipartimento degli Stati Uniti, descrivono un’altra realtà. Tra le varie questioni relative alle violazioni di diritti umani che destano grande preoccupazione c’è quella dei diritti delle donne nello Stato.
Negli Emirati Arabi Uniti le donne subiscono quotidianamente discriminazioni legali, poiché il sistema giuridico del Paese si basa sull’interpretazione della Sharia. Ad esempio, è vietato loro sposare un uomo non musulmano o i mariti può ancora impedire alla moglie e ai figli minorenni di lasciare il Paese senza il suo permesso. Anche se lo stupro è criminalizzato e punibile con la morte, il codice penale non include lo stupro coniugale. I rapporti descrivono anche come il governo non applichi efficacemente le leggi sugli abusi domestici, risultando di conseguenza in un basso tasso di condanne.
Allo stesso modo, il governo ha dimostrato qualche sforzo per migliorare i diritti delle donne attraverso l’organizzazione di programmi educativi, l’implementazione di hotline per le violenze sulle donne e l’ampliamento della definizione di molestie sessuali. Tuttavia, esistono ancora punizioni corporali per rapporti sessuali e per le gravidanze al di fuori del matrimonio. Le donne subiscono anche discriminazioni economiche e sociali a causa dell’interpretazione della sharia come legge sulla famiglia. Questo fa sì che gli uomini possano avere fino a 4 mogli e le donne ricevono meno eredità. Inoltre, se una donna vuole ottenere il divorzio deve dimostrare di aver subito abusi.
Inoltre, gli Emirati Arabi Uniti sono un Paese di destinazione per uomini e donne che vengono trafficati soprattutto a scopo di sfruttamento sessuale. Gli Stati Uniti hanno classificato il paese come uno dei peggiori per quanto riguarda la tratta di esseri umani. Ciò è stato dimostrato anche dall’Ufficio del Dipartimento di Stato americano per il monitoraggio e la lotta alla tratta di esseri umani, che ha affermato che il governo non soddisfa gli standard minimi nella lotta contro la tratta di esseri umani. In effetti, gli Emirati Arabi Uniti hanno incrementato la loro industria del sesso e ne traggono un profitto significativo. La stragrande maggioranza delle donne arriva negli Emirati da Paesi in cui non riesce a guadagnarsi da vivere nel proprio luogo di origine entra nel Paese con false promesse sperando di trovare un lavoro onorevole. Tuttavia, dal momento in cui entrano, diventano schiave: i loro passaporti vengono rubati, i loro “datori di lavoro” cambiano i contratti unilateralmente, vengono abusate fisicamente e sessualmente e il salario promesso come esca non viene pagato. Sebbene gli Emirati Arabi Uniti abbiano attuato alcuni sforzi per contrastare questi crimini, negli EAU il traffico delle donne è un’usanza nascosta, un crimine che non si vede e che non viene nemmeno perseguito.
L’ADHRB invita gli Emirati Arabi Uniti a mantenere i propri impegni e le proprie promesse in materia di diritti delle donne. È infatti necessario uno sforzo collettivo per far si che gli EAU siano in grado rispettare i diritti umani e le libertà fondamentali delle donne. Gli Emirati Arabi Uniti devono implementare controlli più rigidi alle frontiere per ridurre il traffico di esseri umani e attuare rimedi sia nazionali che internazionali internazionali. Pur avendo firmato diversi protocolli d’intesa con Paesi come lo Sri Lanka e l’India (i principali paesi di origine per il traffico di donne), gli Emirati Arabi Uniti non hanno rispettato gli impegni assunti a livello internazionale e, soprattutto, non hanno rinnovato il loro impegno nei confronti del GIFT delle Nazioni Unite. Affinché la situazione migliori, è necessaria una riforma ufficiale e immediata. Questo non comprende solo le riforme legislative, ma anche gli enti e le procedure che ne garantiscono l’attuazione.