Jaafar Habib Kadhem, studente bahreinita di 16 anni, è stato arrestato e condannato a un anno di carcere per aver partecipato a manifestazioni pacifiche contro la normalizzazione del Bahrein con l’occupazione israeliana. Nonostante fosse minorenne, gli agenti lo hanno arrestato e interrogato senza la presenza di un legale o un genitore. Attualmente sta scontando la sua pena nel carcere di New Dry Dock.
Prima del suo arresto, Jaafar è stato convocato diverse volte a causa della sua partecipazione a proteste pacifiche. Ad esempio nel febbraio o marzo 2022, gli agenti della stazione di polizia di Hamad Town Roundabout 17 lo hanno convocato diverse volte per interrogarlo sulle accuse di partecipazione a manifestazioni pacifiche e di aver imbrattato di vernice muri e strade. Dopo essersi recato alla stazione, è stato trasferito alla Procura, dove è stato interrogato senza la presenza di un tutore o di un avvocato e rilasciato il giorno stesso alle 23.00. Un paio di giorni dopo è stato nuovamente convocato e interrogato sulla sua partecipazione a una manifestazione pacifica a Manama, anche in questo caso senza tutore o avvocato.
Il 16 giugno 2022, i suoi genitori hanno ricevuto una telefonata dalla stazione di polizia di Al-Khamis in cui si chiedeva che Jaafar fosse portato alla stazione solo per le indagini. Gli agenti hanno detto che non sarebbe stato trattenuto e che non c’era un mandato d’arresto per lui, dato che è minorenne, e che volevano solo parlare con lui. Il padre di Jaafar lo ha portato alla stazione di polizia intorno alle 8 del mattino, dove è stato interrogato da solo. Gli agenti hanno poi chiesto al padre di andarsene, indicandogli che lo avrebbero chiamato più tardi. Alle 14 circa, Jaafar ha chiamato il padre e lo ha informato che era stato trasferito alla Procura e ad Al-Qalaa per degli esami, dopodiché è stato trasferito nella prigione di New Dry Dock.
Jaafar è stato condannato il 31 maggio 2022, in contumacia, con l’accusa di possedere e fabbricare bombole infiammabili o esplosive da utilizzare per mettere in pericolo la vita delle persone e i fondi pubblici e privati e di aver partecipato ad un’assemblea pubblica di più di cinque persone con lo scopo di commettere crimini e disturbare la sicurezza pubblica. È stato condannato a un anno di reclusione e a una multa di 500 dinari bahreiniti.
L’arresto di un minore, in assenza di mandato e il suo interrogatorio senza la presenza di un tutore o un avvocato costituiscono una violazione del Patto internazionale sui diritti civili e politici, di cui il Bahrein è parte. Costituisce inoltre una violazione della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti del fanciullo. Pertanto, Americans for Democracy and Human Rights in Bahrain chiede al governo del Bahrain di rilasciare tutti i prigionieri politici, compreso Jaafar, poiché detenuto arbitrariamente in relazione al suo esercizio del diritto alla libertà di riunione. ADHRB chiede inoltre al governo di assumersi le proprie responsabilità nei confronti dei minori e di rispettare il diritto e le convenzioni internazionali.