Shaikh Ali Salman – membro di spicco di Al-Wefaq, il più grande gruppo di opposizione politica del Bahrein prima della sua dissoluzione imposta dal governo nel 2016 – è attualmente detenuto arbitrariamente per le sue attività politiche pacifiche. Shaikh Ali Salman è stato arrestato nel 2014 e durante la sua ingiusta detenzione ha subito numerose violazioni.
Shaikh Ali è stato arrestato il 28 Dicembre 2014 dopo essere stato convocato al Dipartimento di Investigazione Criminale (CID) dal Ministero dell’Interno per aver tenuto una conferenza dell’assemblea generale di Al-Wefaq. Shaikh Ali Salman fu precedentemente convocato dal CID numerose volte per essere interrogato come parte della strategia del governo Bahreinita di deterrenza degli attivisti pro democrazia. Dopo essere arrivato al CID il 28 Dicembre è stato interrogato ed arrestato, esattamente due giorni dopo la sua rielezione come segretario di Al-Wefaq. Dopo il suo arresto, il CID gli negò per due volte di seguito la possibilità di contattare avvocato, per poi permettere a quest’ultimo di essere presente solo a una parte dell’interrogazione. Nonostante fosse stato garantito al suo avvocato che l’istanza di trasferimento sarebbe stata stata trasmessa al pubblico ministero da parte del CID, questo non è mai avvenuto, anzi il MOI ha confermato la sua detenzione.
Le autorità hanno accusato Shaikh Ali Salman di una serie di reati che includevano l’incitamento a sovvertire il regime, l’incitamento all’odio di un segmento della società contro un altro, l’incitamento a infrangere la legge, e l’insulto al ministero dell’Interno. La pena totale è stata di 17 anni di reclusione e 400 dinari di multa. Il 16 giugno 2015 la Quarta Alta Corte Penale di Manama lo ha processato per le prime tre accuse, condannandolo a quattro anni di reclusione.
Poco dopo la sua condanna, il Gruppo di lavoro delle Nazioni Unite sulla detenzione arbitraria ha emesso una decisione che lo riguardava, in cui le autorità bahrenite venivano accusate di detenzione arbitraria. Più specificamente, il Gruppo di lavoro ha ritenuto che la detenzione di Shaikh Ali Salman costituisca una privazione della libertà in diretta violazione degli articoli 9, 10, 11, 18, 19, 20 e 21 della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani (DUDU) e degli articoli 9, 14, 18, 19, 21, 22 e 25 del Patto Internazionale sui Diritti civili e Politici (ICCPR).
Nell’esprimere la propria decisione, il Gruppo di lavoro ha espresso preoccupazione per il fatto che Sheikh Ali Salman sia detenuto per aver esercitato il suo diritto di libertà espressione. In particolare, il Gruppo di lavoro ha preso atto della tempistica dell’arresto avvenuto solo due giorni dopo la sua rielezione a Segretario generale di al-Wefaq e poco dopo aver rilasciato dichiarazioni pubbliche in cui chiedeva riforme democratiche e una maggiore responsabilità del governo. Sono state rilevate anche una serie di violazioni relative ai principi del giusto processo che si sono verificate durante l’intero processo.È stato rilevato che, nonostante le dichiarazioni contrarie della Procura, il tribunale spesso non ha permesso agli avvocati di Shaikh Ali di esaminare o confutare adeguatamente le prove, né il governo gli ha concesso un’appropriata presunzione di innocenza.
Anche di fronte alla decisione del Gruppo di lavoro, il governo del Bahrein si è rifiutato di rilasciare Shaikh Ali Salman secondo i rimedi previsti dal diritto internazionale. Nel novembre 2017, mentre si avvicinava la scadenza della pena, che è stato nuovamente accusato di “cospirazione con il Qatar” durante il movimento di protesta pacifica del 2011. Le accuse derivavano da un tentativo di mediazione ben consolidato e documentato, originariamente incoraggiato dagli Stati Uniti, all’insaputa del governo del Bahrein. In seguito ad un processo e ad un appello nei quali non è stata rispettata l’equità processuale, Shaikh Ali è stato condannato all’ergastolo con l’accusa di spionaggio.
Il gruppo di lavoro sulla detenzione arbitraria conferma che lo sceicco Ali Al-Salman è stato arrestato per aver esercitato la sua libertà di opinione, di espressione delle sue opinioni politiche, del suo diritto di riunirsi e associarsi con altri attraverso la sua partecipazione attiva al principale movimento di opposizione del Bahrein. In quanto tale, la sua detenzione è in chiara violazione del Patto internazionale sui diritti civili e politici (ICCPR), di cui il Bahrain è firmatario. Di conseguenza, Americans for Democracy and Human Rights in Bahrain (ADHRB) chiede alle autorità del Bahrain di rilasciare immediatamente Shaikh Ali Salman e ritirare tutte le accuse contro di lui in relazione al suo lavoro con Al-Wefaq. Inoltre, l’ADHRB esorta il governo del Bahrain a garantire che le società politiche e gli attivisti siano in grado di svolgere il proprio lavoro senza ritorsioni.