Deputati italiani richiamano l’attenzione sulle violazioni dei diritti umani in Bahrain durante la sessione parlamentare

L’8 e il 13 aprile due membri della Camera dei Deputati italiana hanno presentato interrogazioni parlamentari sulla situazione dei diritti umani e sulle condizioni carcerarie in Bahrein. Americans for Democracy and Human Rights in Bahrain (ADHRB) accoglie tali domande e ringrazia la Deputata e Presidente del Comitato dei Diritti Umani Laura  Boldrini e il Deputato Carelli per aver richiamato l’attenzione sulla situazione problematica in Bahrain.

Entrambe le domande sono state rivolte al Ministero degli Affari Esteri e hanno chiesto al Ministro quali azioni sta intraprendendo, attraverso le relazioni bilaterali, per garantire il rispetto dei diritti umani in Bahrein. Inoltre, il Deputato Carelli ha espresso preoccupazione per la mancanza di collaborazione tra l’ambasciata italiana a Manama e ADHRB.

 

Giovedì 8 aprile, sessione n. 482

Camera dei Deputati, Deputata Laura Boldrini:

“Le autorità del Bahrein hanno sciolto il più grande partito di opposizione pacifica del paese, Al-Wefaq, confiscandone i beni e arrestando i suoi leader; l’ex leader del partito Shaikh Ali Salman, sta scontando l’ergastolo con presunte accuse di spionaggio;

nessuna stampa indipendente ha operato in Bahrain dal 2017, quando il Ministero dell’Informazione ha sospeso il quotidiano indipendente Al Wasat; inoltre, diversi personaggi pubblici sono stati perseguiti per la loro attività sui social media -:

Se il Governo è a conoscenza dei suddetti fatti e delle iniziative di sua competenza che intende intraprendere, nelle sedi bilaterali, così come in quelle internazionali ed europee, affinché sia ​​garantito il rispetto dei diritti umani in Bahrain e nella regione del Golfo “.

Versione completa: http://aic.camera.it/aic/scheda.html?core=aic&numero=3/02173&ramo=CAMERA&leg=18

Martedì 13 aprile, sessione n. 486

Camera dei Deputati, Deputato Carelli Emilio:

“ADHRB (Americans for Democracy & Human Rights in Bahrain) ha contattato l’ambasciata italiana per sollevare le sue preoccupazioni sui diritti umani, ma, per quanto a conoscenza dell’interrogante, non avrebbe ricevuto alcun tipo di feedback;

per quanto ne sa l’interrogante, in diversi casi, attivisti, nonché famiglie e avvocati di difensori dei diritti umani in Bahrein, hanno tentato di incontrare rappresentanti diplomatici italiani a Manama, senza alcun successo;

se si confermasse la mancanza di collaborazione dell’ambasciata nella protezione dei difensori dei diritti umani in Bahrein, le Linee guida europee sulla protezione dei difensori dei diritti umani non sarebbero rispettate, in particolare il punto n. 10 delle linee guida;

L’11 marzo 2021 il Parlamento europeo ha votato a stragrande maggioranza l’adozione di una risoluzione urgente con la quale “si chiede il rilascio immediato e incondizionato di tutti i difensori dei diritti umani e dei prigionieri di coscienza, detenuti e condannati per aver semplicemente esercitato il loro diritto alla libertà di espressione “e sollecita” gli Stati membri a sollevare sistematicamente la questione delle violazioni dei diritti umani in Bahrein “-:

Se il Ministro interrogato sia a conoscenza della drammatica situazione in Bahrein, delle pesanti e ripetute violazioni dei diritti umani nel Paese, delle ragioni alla base del fallimento dell’ambasciata italiana a Manama nel rispondere alle continue richieste dell’organizzazione ADHRB e se non ritiene che stia adottando misure appropriate per far rispettare i diritti umani in Bahrein nella misura delle sue competenze “.

Versione completa: https://aic.camera.it/aic/scheda.html?numero=4/08918&ramo=CAMERA&leg=18

Nessuna risposta ufficiale è stata ancora rilasciata, né verbalmente né per iscritto, dal Ministero in questione.