#ThereIsNoUsandThem
Americans for Democracy and Human Rights in Bahrain, in collaborazione con l’International Peace Bureau, ha lanciato una petizione sulla pena di morte in Bahrain. La petizione mira a sollecitare il Re bahreinita, Hamad bin Isa Al Khalifa, a commutare o annullare le condanne a morte dei dodici individui che sono a rischio imminente di esecuzione. Cliccare su questo link per firmare la petizione.
Il Bahrein ha posto fine a una moratoria di fatto di 7 anni sull’uso della pena di morte nel 2017, quando tre individui sono stati giustiziati da un plotone d’esecuzione. Da allora, sei persone sono state giustiziate per casi di natura politica. Ad oggi, dodici persone sono a rischio di esecuzione imminente, avendo esaurito tutti i rimedi giuridici. Le condanne a morte comportano diversi tratti comuni che violano le norme internazionali in materia di diritti umani. Le condanne a morte di solito sono emesse contro i dissidenti in Bahrein, inoltre, prevedono confessioni forzate con la tortura e, infine, sono tutte ordinate a seguito di processi iniqui. Il destino di questi individui è nelle mani del Re del Bahrein, che è responsabile di dare la sua firma come ratifica simbolica per eseguire le esecuzioni. Sulla base delle esperienze passate, le autorità bahreinite hanno compiuto esecuzioni in date di festività occidentali, come Natale, Capodanno o vacanze estive. Pertanto, dobbiamo ora insistere per esercitare pressioni internazionali sul Re del Bahrein e fermare l’esecuzione di queste persone.
Il motto #ThereIsNoUsandThem implica la responsabilità di ogni essere umano nel promuovere l’universalità dei diritti umani in tutto il mondo e nel parlare apertamente delle violazioni dei diritti fondamentali. Allontanandoci dalla retorica di Loro e del Noi, vorremmo vedere un mondo in cui, siamo tutti Noi, quindi siamo tutti trattati con lo stesso livello di dignità e di rispetto.