16 giugno – ADHRB è intervenuta alla ripresa della 43esima sessione del Consiglio per i Diritti Umani delle Nazioni Unite al punto 8 del Dibattito generale sulla lotta dei cittadini del Bahrein per stabilire la Democrazia e lo Stato di Diritto in Bahrain.
Signora Presidente,
L’attuazione della Dichiarazione di Vienna e del Programma d’azione per la democrazia, lo sviluppo e il rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali sono interdipendenti e si rafforzano a vicenda. La democrazia si basa sulla volontà liberamente espressa dal popolo di determinare il proprio sistema politico, economico, sociale e culturale e sulla sua piena partecipazione a tutti gli aspetti della sua vita.
In Bahrein, i difensori dei diritti umani e i leader politici sono severamente puniti con lunghi periodi di detenzione arbitraria per aver chiesto tali diritti. Uno dei principali ostacoli all’attuazione di questo elemento vitale della dichiarazione è il consiglio tribale dell’Alkhalifa in Bahrein, che è il vero organo di governo del Paese. Il consiglio tribale ha approvato che le forze straniere dell’Arabia Saudita e degli Emirati Arabi Uniti marciassero in Bahrein e aiutassero a sopprimere i movimenti filodemocratici nel Paese e ad arrestare i suoi leader. Tale intervento esiste ancora oggi in diverse forme militari o economiche o in altre forme avverse.
Inoltre, il sostegno incondizionato degli Stati Uniti e del Regno Unito al governo del Bahrein nell’area della sicurezza, dell’intelligence, dell’esercito e di altri incoraggiano il governo dell’Alkhalifa a sopprimere ulteriormente i diritti del popolo del Bahrein. Il Consiglio dovrebbe sostenere il desiderio del popolo del Bahrein di instaurare la democrazia, chiedendo a paesi come l’Arabia Saudita, gli Emirati Arabi Uniti, gli Stati Uniti e il Regno Unito di smettere di sostenere i violatori dei diritti umani in Bahrein.