ADHRB è intervenuta alla ripresa della 43esima sessione del Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite circa il dibattito urgente per approvare una risoluzione sulla discriminazione razziale e la brutalità della polizia negli Stati Uniti.
Le riprese del signor George Floyd che viene strangolato a morte dalla polizia di Minneapolis dovrebbero essere un momento storico in cui questo consiglio può intraprendere un’azione decisiva contro il razzismo istituzionale sistematico negli Stati Uniti d’America. La questione della discriminazione e della brutalità della polizia non è una questione locale o statale, ma è una politica profondamente radicata nel sistema federale degli Stati Uniti. Questo Consiglio deve inviare il chiaro segnale attraverso i suoi diversi meccanismi che la discriminazione, la brutalità della polizia e l’attacco contro la protesta pacifica del governo degli Stati Uniti non saranno tollerati.
L’Ufficio dell’Alto Commissariato per i Diritti Umani e le procedure speciali dovrebbero rilasciare una dichiarazione forte contro il razzismo istituzionale negli Stati Uniti. L’imminente Revisione Periodica Universale degli Stati Uniti dovrebbe essere usata come un’opportunità per sollevare le continue violazioni dei diritti umani a sfondo razziale nel Paese. Gli Stati Uniti non dovrebbero essere immuni dalle azioni di questo Consiglio, specialmente l’attuale amministrazione della Casa Bianca non ha alcun valore o considerazione per i diritti umani, il che è chiaramente dimostrato con il suo sostegno all’aggressione della coalizione guidata dagli Emirati Arabi Uniti nello Yemen, che ha causato un disastro umanitario catastrofico nella storia recente.
Quando i membri della stampa vengono arrestati per aver fatto il loro lavoro, quando la protesta pacifica viene ostacolata ed attaccata, quando giovani uomini e donne neri vengono schedati razzialmente, quando vengono uccisi dalla brutalità della polizia, quando e quando e la lista continua; questo Consiglio non può rimanere in silenzio anche se il Paese dall’altra parte sono gli Stati Uniti.