Il 23 Giugno 2018, i diritti umani di Fadhel sono stati violati quando è stato arrestato senza un mandato, torturato e sottoposto ad un processo iniquo. Al momento dell’arresto di Fahdel, i suoi tre fratelli erano già accusati e in prigione, e le autorità stavano facevano continuamente irruzione in casa. Al momento, Fahdel rimane nella prigione di Jau, dove è rimasto prigioniero per tre anni.
Il Commando di Forze di Sicurezza Speciali, come anche la polizia antisommossa, comandanti ed agenti in abiti civili hanno arrestato Fahdel senza un mandato di cattura dopo che si sono imbattuti nella sua macchina ad un semaforo nella città di Sitra.
Nonostante diverse volte è stata fatta irruzione in casa sua, i suoi genitori non sapevano fosse stato arrestato fino a che un amico li ha informati. Tre ore dopo il suo arresto, a Fahdel è stato permesso di chiamare i suoi genitori, ma solo per pochi secondi. Fahdel è stato fatto sparire per 20 giorni, durante i quali è stato trasferito tra l’Edificio per le Investigazioni 15 alla Prigione di Jau e il Direttorato per le Indagini Criminali (CID). Durante l’interrogatorio, gli è stata negata la possibilità di incontrare un avvocato, e gli è stato permesso di chiamare la sua famiglia ogni tre giorni solo per pochi secondi ogni volta per informarli che stava bene.
Dal giorno del suo arresto Fahdel è stato soggetto a vari metodi di tortura, compresi l’elettroshock e le percosse, oltre ad essere stato appeso per le mani legate in una stanza molto fredda. La tortura ha avuto luogo all’Edificio 15 per le Investigazioni Criminali alla Prigione di Jau ed al Direttorato di Investigazioni Criminali. Come risultato delle torture, Fahdel ha riportato lividi sul bacino per cui non ha ricevuto nessun trattamento medico.
Fahdel è stato accusato di nascondere individui ricercati per essersi uniti ad un gruppo terrorista e ha confessato queste accuse sotto tortura. L’11 Dicembre 2019 è stato condannato a tre anni di prigione. Le sue accuse sono state confermate poi il 24 Febbraio 2020 durante l’udienza d’appello.
La sua famiglia è stata in grado di contattarlo un mese dopo il suo arresto quando è stato trasferito al Centro di Reclusione. Fahdel è stato discriminato in base al gruppo religioso a cui appartiene e alle sue opinioni politiche. Oltre ai suoi fratelli, Fahdel ha altri due familiari imprigionati, uno dei quali è stato condannato a morte.
L’arresto e l’incarcerazione di Fahdel sono una violazione delle obbligazioni del Bahrain sotto la legge internazionale, compresa anche la Convenzione Internazionale per i Diritti Civili e Politici (ICCPR) e la Convenzione contro la Tortura ed altri Trattamenti o Punizioni Crudeli, Disumani o Degradanti (CAT). Fahdel non è stato prontamente presentato davanti all’autorità giudiziaria ed è stato sottoposto a detenzione arbitraria, oltre che sparizione forzata, e le sue confessioni sono state ottenute sotto tortura ed usate in un processo iniquo, in violazione degli Articoli 7,9,10 e 14 dell’ICCPR e CAT. Inoltre, la discriminazione di Fahdel sulla base dell’appartenenza religiosa e convinzioni politiche viola gli Articoli 18 e 19 dell’ICCPR.
Americans for Democracy and Human Rights in Bahrain (ADHRB) chiede al governo del Bahraini rilasciare Fahdel Hasan Abdulnabi. Nel caso in cui accuse penali potessero essere presentate contro di lui, un nuovo processo dovrebbe avere luogo. Infine, chiediamo al governo di indagare le accuse di tortura e maltrattamento, con lo scopo di rendere responsabili i colpevoli.