Lettera del prigioniero politico Ali Al-Hajee letta presso il Consiglio per i diritti umani

Oggi, Americans for Democracy & Human Rights in Bahrain (ADHRB) ha pronunciato una dichiarazione ai sensi del punto 3 del dibattito generale. ADHRB ha richiamato l’attenzione sulle pessime condizioni delle carceri in Bahrein ed ha sottolineato l’esistenza di una cultura di impunità tra i funzionari statali. Durante l’intervento è stata letta anche una lettera di Ali Al-Hajee, uno dei prigionieri politici.

 

 

Cliccate qui per il formato PDF e trovate qui sotto la dichiarazione orale.

Signor Presidente,

Vorremmo ringraziare i delegati delle Procedure Speciali per il loro lavoro ed esprimere la nostra preoccupazione per le cattive condizioni nelle carceri bahreinite, nonché per le continue discriminazioni religiose, le rappresaglie, l’impunità e la brutalità della polizia nelle carceri. Questi risentimenti nei confronti di diverse comunicazioni congiunte sul Bahrein mostrano una tendenza allarmante della cultura dell’impunità dimostrata dalle autorità bahreinite guidate dal ministro dell’Interno, lo sceicco Rashid bin Abdulla Al-Khalifa.

Vorrei leggere una lettera che abbiamo recentemente ricevuto da uno dei prigionieri politici del Bahrein, Ali Al-Hajee:

 

Signor presidente/membri del Consiglio per i diritti umani,

Mi rivolgo a voi oggi dalla mia cella in Bahrein, dopo essere stato in prigione per 10 anni a causa di un ingiusto processo politico condotto dal governo del Bahrein. Sono stato sottoposto a torture fisiche e psicologiche da parte di membri del Ministero degli Interni, nonostante mi sia lamentato più volte con organismi come l’Ombudsman e il NIHR; nessuno è stato ritenuto responsabile di aver messo in luce la cultura di impunità del governo del Bahrein.

Dopo la rivolta democratica del 2011, il governo ha commesso gravi e costanti violazioni dei diritti umani come la tortura, la detenzione arbitraria, le esecuzioni extragiudiziali, le sparizioni forzate, gli stupri e le rappresaglie. Manca una leadership da parte della più alta personalità al potere del Paese per affrontare queste gravi e continue violazioni dei diritti umani. Pertanto, io e migliaia di prigionieri politici in Bahrein, chiediamo al Consiglio di ritenere il Bahrein responsabile e di sospendere la sua attuale appartenenza al Consiglio per i diritti umani fino a quando non avrà rilasciato tutti i prigionieri politici e non avrà posto fine alla cultura dell’impunità.

Grazie.