Con crescente preoccupazione e consapevolezza all’interno della comunità internazionale riguardo alle violazioni dei diritti umani in Bahrein, specificamente inquadrate nel recente sostegno alle condanne a morte di Mohammad Ramadhan e Husain Moosa, molti membri del Parlamento hanno iniziato a fare pressione sui loro ministri degli Esteri per emettere condanne al fine di ottenere il rispetto e la salvaguardia dei diritti umani in Bahrein.
All’inizio di questa settimana, i parlamentari italiani Erasmo Palazzoto e Lia Quartapelle Procopio hanno interrogato il Ministro degli Esteri italiano sul Bahrein, durante una visita ufficiale del principe ereditario bahreinita, Shaikh Salman bin Hamad al-Khalifa. Entrambi i membri del Parlamento sono membri dell’autorevole Commissione Affari Esteri del Parlamento italiano.
Rivolgendosi in particolare al lavoro dell’ADHRB, così come ad altre organizzazioni per i diritti umani, come Amnesty International e Human Rights Watch, i deputati Palazzoto e Procopio hanno messo in discussione le notizie derivanti dalle “gravi violazioni dei diritti umani perpetrate dalla dittatura di Al-Khalifa in Bahrein”. Inoltre, i membri hanno discusso l’uso quotidiano di “torture, detenzioni arbitrarie, molestie, stupri, esecuzioni extragiudiziali di oppositori pacifici, violazioni dei diritti umani, in particolare nei confronti di donne e prigionieri politici”.
Sia Erasmo Palazzoto che Lia Quartapelle Procopio si sono espressi sul deterioramento delle libertà civili del Bahrein, affermando che “la libertà di parola e la libertà di religione sono oppresse dal governo bahreinita” e hanno espresso preoccupazione per la partecipazione del Bahrein all’intervento dell’Arabia Saudita nello Yemen, affermando che i governi del Bahrein e dell’Arabia Saudita continuano a “uccidere persone nello Yemen”. I deputati Erasmo Palazzoto e Lia Quartapelle Procopio hanno condannato le azioni del governo del Bahrein, affermando che “il regime compie… attività disumane e barbare”.
Il ministro degli Esteri è stato ulteriormente interrogato sulla mancanza di progressi da parte del Bahrein rispetto alla Risoluzione del Parlamento europeo del 14 giugno 2018 che chiedeva “al governo di sospendere tutte le esecuzioni, di rilasciare gli attivisti politici e di fermare l’uso delle corti marziali per giudicare i civili”.
Le questioni hanno affrontato la recente sentenza dell’Alta Corte d’Appello penale del Bahrein che ha confermato le condanne a morte di Mohammed Ramadhan e Husain Moosa. Entrambi sono stati condannati in un processo ingiusto che ha utilizzato prove ottenute con la tortura.
L’interrogazione parlamentare ha sollevato serie preoccupazioni sulla situazione di detenzione dei leader dell’opposizione politica in Bahrein, Hasan Mushaima e Abdulwahab Husain. Per ulteriori dettagli sull’interrogazione parlamentare, cliccare sul link sottostante.
La trascrizione è disponibile in italiano qui.