Evento ADHRB al Senato italiano: “Otto anni dopo il Bahrein è ancora in lotta per i diritti umani, la democrazia e la giustizia”.

Intervengono:      Maryam Al-Khawaja, leader dei diritti umani / CCDU     Cristina Sugoni, ADHRB     Riccardo Noury, Amnesty International     Brian Dooley, Diritti Umani prima di tutto   Moderare e ospitare l’evento: Il senatore Alberto Airola Trova qui la traduzione italiana del riassunto dell’evento. Il senatore Alberto Airola ha aperto l’evento[…]

Arabia Saudita: Aggiornamento sulla riforma della vergogna

سجون السعودية

L’arresto e la detenzione in corso delle donne difensori dei diritti umani Nel maggio 2019, Amnesty International ha indetto il vergognoso “Anno della vergogna” dell’Arabia Saudita, in ricordo di un anno trascorso dall’arresto di alcune importanti donne difensori dei diritti umani (WHRD). Amnesty International ha dichiarato che “un anno fa, le autorità hanno iniziato a[…]

L’ADHRB annuncia la cancellazione di successo dell’INTERPOL Red Notice Deletion per l’attivista bahreinita.

La Commissione per il Controllo dei File (CCF) dell’INTERPOL ha recentemente cancellato un Red Notice emesso contro un attivista bahreinita (che rimarrà anonimo per preservare la riservatezza del processo dell’INTERPOL e per proteggere l’identità), a seguito di una richiesta di rimozione da parte di Americans for Democracy & Human Rights in Bahrain (ADHRB). Questa è[…]

Profili Perseguitati: Mohamed Merza Moosa

Mohamed Merza Moosa è stato un importante atleta bahreinita che ha vinto diverse medaglie d’oro in competizioni internazionali di Jiu-jitsu in Brasile, Thailandia ed Emirati Arabi Uniti (EAU) tra il 2008 e il 2010. Come il calciatore bahreinita Hakeem AlAraibi, Mohamed è stato sottoposto a tortura e condannato in un processo ingiusto a seguito della[…]

Adolescenti sauditi fuggono le restrizioni del Regno sui diritti delle donne

Il 12 gennaio 2019, l’Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati (UNHCR) ha twittato che un adolescente saudita, Rahaf Mohammed, è arrivata sana e salva in Canada. Chiunque abbia seguito da vicino la storia della fuga di Rahaf dall’Arabia Saudita, ha potuto finalmente tirare un sospiro di sollievo. Dal 5 gennaio 2019, quando Rahaf Mohammed[…]